La storia del Sulcis e dell'Iglesiente, aree a sud ovest della Sardegna, è da sempre legata all'attività estrattiva mineraria praticata fin da epoca nuragica ma che nell'Ottocento ebbe uno sviluppo tumultuoso. Un mondo affascinante i cui segni tracciati nelle varie epoche sono protetti dall'UNESCO con la realizzazione nel 1997 del Parco Geominerario Storico e Ambientale della Sardegna, che insieme a quelle del Sulcis e dell'Iglesiente, comprende anche altre aree sparse in tutta l'isola come quelle di Orani e Argentiera-Nurra (NU), Funtana Raminosa (Sardegna centrale), Guzzurra-Sos Enattos (Sardegna centro orientale), Serrabus-Gerrei (Sardegna orientale). Il paesaggio del Sulcis-Iglesiente appare immobile, dove si avverte un senso di sospensione tra presente e passato, dove tutto è circondato da silenzio. Tra profonde valli che scorrono in mezzo a montagne severe, appaiono ad un tratto come fantasmi gli antichi edifici di quelle miniere che hanno cambiato la vita di migliaia di uomini, che in esse lavoravano e vivevano... Per raggiungere questi luoghi, oggi, si attraversano paesi solitari dove il turista non passa certo per caso ma che custodiscono le più fervide tradizioni agro-pastorali del popolo sardo. Le zone oggetto di questo itinerario nell'archeologia industriale mineraria sono quelle che si susseguono da Guspini a Iglesias fino a Carbonia, nel Sulcis.
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