Il Comune di Sorso, si trova a nord di Sassari, comprendendo un lungo tratto di mare che s'identifica con la Marina di Sorso, affacciato sul golfo dell'Asinara e raggiungibile passando per una bella distesa di campi coltivati a vigne e oliveti. Prima che si aggiungesse la spiaggia di Platamona, la Marina era il riferimento più vicino delle vacanze balneari dei sassaresi. Oggi la località continua a conservare la sua origine legata alle tradizioni della terra e dei suoi frutti, offrendo ai visitatori l'occasione di comprare e provare i prodotti direttamente dagli agricoltori che li espongono davanti alla porta di casa. Rilevanti nella zona le emergenze archeologiche. In epoca nuragica l'area occupata dall'attuale paese e le sue immediate adiacenze, furono densamente popolate forse per la felice posizione vicina al mare e alla vicinanza di numerosi corsi d'acqua. Attualmente, in località Bachileddi e La Varrosa, son visibili due nuraghi poliobati, mentre altri monotorri si trovano a Monte Cao, Corona Ruia, Monte Coivu, Pala Cannedda. L'unico monumento di culto nuragico è il Santuario di Serra Niedda, ubicato dell'omonima località su un vasto pianoro di vigneti e uliveti e facilmente raggiungibile percorrendo la strada secondaria per Lu Parunaggiu. Scoperto nel 1985, non è stata accertata la presenza di un villaggio ad esso collegato ma si ipotizza che potesse essere il riferimento per un più vasto territorio; da esso è ben visibile, a breve distanza in linea d'aria, il rilievo del Monte Cau. Le offerte votive nuragiche si trovano soprattutto all'interno del pozzo e nell'area esterna intorno al cippo dove si praticavano i riti; oltre alle ceramiche e a preziosi grani di ambra, sono stati ritrovati, anelli, bracciali, collane, ma anche pugnali e ben quindici bronzetti figurati. Altra importante edificio storico è il complesso romano altomedievale di Santa Filitica, ubicata a pochi metri dal mare, sulla linea di costa tra Porto Torres e Castelsardo, nell'omonima località, lungo la statale 200. Il complesso, solo parzialmente in luce, è costituito da resti di una villa di epoca romana imperiale, da un insediamento di fine V_VI sec. d.C. e da un villaggio di epoca bizantina, a testimonianza di una lunga continuità di vita nel sito, stimabile dal III al IX sec. d.C.